1972 – 2012 la nostra sezione ha compiuto quarant'anni
“quarantanni, ma non li dimostra...........”
La sera del 16 dicembre del 1971, nel salone del Gran Caffè Municipale del
nostro centro termale, si tenne l'assemblea dei firmatari per la costituzione
della Sezione di Recoaro Terme del Club Alpino Italiano. A presiedere la
riunione fu Oscar Garbin, il quale lesse il documento in cui la sede centrale
del CAI esprimeva parere favorevole per l'istituzione di una Sezione del CAI
a Recoaro Terme. Fino ad allora gli appassionati di montagna recoaresi si
erano sempre iscritti alla Sezione di Valdagno ma, anno dopo anno, il loro
numero era diventato tale da essere considerati quasi i membri di una vera
e propria sottosezione. Così, alla presenza del presidente della Sezione di
Valdagno, il dottor Luigi Bortolaso e dell'amico Bruno Pretto, vice capo
stazione del Soccorso Alpino locale, l'assemblea, all'unanimità deliberò
perciò di costituire la “Sezione di Recoaro Terme del Club Alpino Italiano” e
di nominare un consiglio provvisorio per iniziare le operazioni organizzative
e amministrative. Durante la prima riunione del 28 dicembre il consiglio
direttivo, tramite votazione, nomina a maggioranza il presidente dottor
Guido Borgo. “La mia non fu”, ricorda Guido Borgo, “una vera e propria
elezione, ma una nomina espressa dai soci firmatari per la costituzione
della Sezione. Ricordo che fu una serata emozionante: Recoaro, il paese
più alpino di tutta la valle, aveva finalmente la sua Sezione del CAI. Le attività
iniziarono da subito con grande entusiasmo. Si trovò una sede e la prima
fu in via Lelia, in una stanza del ex albergo Europa, concessa a titolo gratuito
dalla signorina Gresele. Il primo atto del nuovo Consiglio Direttivo fu di
conferire la tessera numero uno a Gino Soldà, che idealmente divenne la
nostra guida tanto che oggi la Sezione porta il suo nome. La prima cena
sociale si tenne al ristorante Giorgetti e la prima gita sociale fu in Marmolada.
La nostra sezione”, continua Guido Borgo, “fin dall'inizio si adoperò
principalmente verso due attività che continuano con successo ancora
oggi: le gite in montagna, e ce ne furono alcune particolarmente felici, come
la Via delle Bocchete sul Brenta, la Trans Civetta, la ferrata del Popera; e la
cura dei sentieri: durante il primo anno si commissionò ai fratelli Luigi e
Walter Storti un grande pannello con disegnati i principali sentieri della
nostra Conca che fu esposto al piazzale della seggiovia”.
Il primo gruppo consigliare, nominato allora, risulta così composto: Fantin
Giovanna, Macario Massimo, Garbin Adone, Cornale Giannino, Cornale
Adelino, Storti Giovanbattista, Trevisan Mario, Oblato Italo, Albiero Ferruccio,
Frizzo Renzo, Borgo Guido, Fantin Pietro.A rappresentare la presidenza
sarà fino alle elezioni ufficiali il signor Oscar Garbin, che verrà successivamente
sostituito dal primo presidente eletto il dottor Guido Borgo.
Molti dei neo iscritti facevano parte del gruppo recoarese del Corpo Nazionale
di Soccorso Alpino fondato nel 1965 con a capo il mitico Gino Soldà,
il cui prestigio rafforzava lo spirito dei principi fondanti della nascente
Sezione. Guida Alpina ancora in piena attività, Gino sarà in quegli anni a
Recoaro Terme, il promotore di corsi di arrampicata per il CAI di Ferrara,
svolti lungo le classiche vie delle Piccole Dolomiti per i quali reclutava in
qualità di aiutanti i diversi giovani scalatori recoaresi. Preambolo a quelli
che diverranno successivamente i futuri corsi di alpinismo sezionali, organizzati
durante la presidenza di Antonio Spanevello, primo istruttore nazionale della Sezione.
Prerogativa di questo nuovo gruppo fu quella di favorire la passione per la
frequentazione della montagna, la condivisione del tempo libero ispirato
anche a favore di una possibile vocazione turistico – montana locale, della
quale si facevano promotori; ad esempio di ciò ricordo la loro presenza
durante l'inverno sulle piste da sci di “Pizzegoro”, il presidio estivo ai rifugi
come allo Scalorbi per i servizi domenicali di soccorso alpino; o ancora
nella partecipazione allo svolgimento delle competizioni sportive come la
leggendaria gara di scialpinismo “Trofeo Val di Illasi” (tra le prime in Italia), a
disputarsi lungo le creste e i canaloni innevati del Carega.
E' di quegli anni il boom della frequentazione della montagna; i rifugi alpini
iniziavano a riempirsi di escursionisti, scalatori o semplici turisti e su questa
lunghezza d'onda venivano organizzate le prime uscite domenicali fuori
dalla valle di casa. Mete di escursioni e di salite alpinistiche furono sia le
Dolomiti che alcuni principali vette dei 4000 alpini. Fa parte del mio periodo
adolescenziale il piacevole ricordo di quei viaggi svolti in pullman occupati
da festose e amichevoli compagnie. Con l'aumento esponenziale delle
persone sui sentieri di montagna, il CAI si fece sempre più garante della
preservazione e della tutela dell'ambiente e quindi di una cultura del rispetto
della natura, attraverso azioni educative.
Nel corso del tempo alla guida della Sezione si avvicenderanno così i vari
presidenti: Guido Borgo; Oscar Garbin; Antonio Spanevello (INA); Zoilo
Storti, successivamente anche a capo del Soccorso Alpino Recoaro -
Valdagno; Mariano Storti, conosciuto anche per la sua poliedrica attività
alpinistica; il “mitico” Raffaele Coronin, recoarese d'adozione, volontario
del Soccorso Alpino, da tutti riconosciuto e salutato nella sua costante
presenza sulle montagne e nei rifugi di casa, una passione, questa,
che sa ancora trasmettere ai giovani; Bruno Bruni, forte di precedenti esperienze in
seno alla dirigenza dello Sci Club Recoaro, perseguirà il rinnovamento (da
qualche tempo in atto all'interno del gruppo direttivo) che eleverà gli standard
dell'attività associativa, confermato anche dal conseguente raddoppio
degli iscritti, tuttora ancora in costante crescita; infine, il sottoscritto con il
suo impegno costante che trova ispirazione e conoscenza da questo
passato nel rilancio di una sfida che possa degnamente contribuire alla
continuazione della strada tracciata. Per tutto questo è importantissimo il
contributo fondamentale della segreteria, senza la quale risulterebbe vano
ogni mio sforzo, e del gruppo di collaboratori che mi sanno consigliare e
con il quale condivido scelte e strategie facilitandomi la delega dei compiti.
Riassumo ora brevemente le principali tappe raggiunte dalla sezione:
Gennaio '72 - 'ottobre 74: presidente dott. Guido Borgo, vice presidente,
geom. Massimo Macario, segretaria Giovanna Fantin. Costituzione della
sezione CAI di Recoaro Terme, insediamento del primo gruppo consigliare.
Ottobre '74 – dicembre '76: presidente Oscar Garbin, vice p. Giuseppe
Meneghello, segretaria G. Fantin.
Dicembre '76 – maggio '79 presidente O. Garbin, vice p. Lelio Bruni, segretaria G. Fantin.
Maggio '79 – marzo '82 presidente Antonio Spanevello (INA), vice p. L.
Bruni, segretaria Paola Violetto. In questo periodo la sezione, viene nuovamente
dotata di una sede, locata in una sala sopra il cinema Lux; vengono
organizzati i primi corsi sezionali di alpinismo.
Aprile '82 – aprile '85 presidente Zoilo Storti, vice p. L. Bruni, segretaria P.
Violetto. Inizia la lunga collaborazione con la scuola media di Recoaro T.,
con incontri e proiezioni tematiche, con escursioni sul M. Pasubio, per lo
studio degli avvenimenti della Grande Guerra, collaborazione che continua
tuttora. L'attività di alpinismo giovanile si consolida con la manifestazione
“Operazione Stelle Alpine”, per la salvaguardia della flora alpina. Ritrovo dei
partecipanti alla spedizione Italiana al K2 del '54; il 26 ottobre '84 viene
trasferita la sede presso la Casa del Parco, concessa dal Comune di Recoaro
T. dove tuttora è presente. 19° convegno delle sezioni Venete Friuliane
Giuliane del CAI; allestimento del sentiero “Le Sorgenti” con stampa di un
opuscolo illustrativo. Novembre '89, muore Gino Soldà.
Maggio '90 – aprile '02 presidente prof. Mariano Storti, vice p. Raffaele
Coronin, segretario Andrea Bellintani e Carlo Munari. Il 26/ 05 inaugurazione
della nuova sede ed intitolazione a Gino Soldà; progetto “Adottiamo un
Rifugio” in collaborazione con l'ONG Mato Grosso e l' ASVICAI per la
solidarietà con i popoli andini del Perù. Inaugurazione in collaborazione
con CNSAS del cippo dedicato a Gino Soldà; partecipano alla manifestazione i
componenti della storica spedizione italiana e l'illustre alpinista Riccardo Cassin.
Aprile '02 – marzo '08, per due mandati, presidente Raffaele Coronin, vice
p. Bruno Bruni, segretaria Maria Teresa Bazzon. Gennaio '03 spedizione al
monte Aconcagua (m. 6961) Argentina, maggio '04 50° fondazione Corpo
Nazionale Soccorso Alpino e 50° anniversario Prima Salita del K2, in collaborazione
con CAI Valdagno e Associazione delle Sezioni Vicentine del CAI;
viene organizzato il convegno “Soccorso e solidarietà in montagna, quale
futuro?” Ricostruzione del ponte sul sentiero 143A delle Mole. Intitolazione
del sentiero n° 133 a Italo Soldà, e la stampa di un opuscolo informativo.
Prima edizione del premio Stelle delle Piccole Dolomiti, Primo Raduno
scialpinistico del Carega.
Marzo '08 – marzo '11 presidente Bruno Bruni, vice p. Sabina Bollori (AE)
segretaria M.T. Bazzon. Raddoppio del numero dei soci iscritti alla sezione,
richiodatura delle vie di G. Soldà, in collaborazione con le Guide Alpine Alto
Vicentino e la Comunità Montana Agno-Chiampo e pubblicazione del
volume “Sulle Vie di Gino” in collaborazione con il CAI di Valdagno. Trekking
in Perù in occasione dell'inaugurazione del nuovo Centro di Andinismo
“Renato Casarotto” di Marcarà coofinanziato dalle Sezioni Vicentine del
CAI. 11° Assemblea Regionale dei Delegati del CAI Veneto. Luglio '09.
L' improvvisa notizia della morte della nostra socia Cristina Castagna, forte
himalaista del panorama femminile internazionale, avvenuta durante la
discesa, dopo aver raggiunto la cima del Broad Peak suo quinto 8000; tra
le iniziative a suo ricordo,la terza edizione del Raduno Scialpinistico del
Carega, Memorial Cristina Castagna e l'intitolazione della Capanna Alpina
sul m. Civillina, alla presenza del presidente generale del CAI, Umberto Martini.
Ma veniamo ora ai giorni nostri. L'attività sulla quale ci stiamo fortemente
impegnando, che come sezione di montagna ci induce ad un particolare
coinvolgimento, riguarda la sentieristica. La nostra rete sentieri è composta
da dieci itinerari, che dalle quote più basse attorno a Recoaro, si sviluppa
raggiungendo vari punti intermedi della montagna, rappresenta per noi un
importante patrimonio da salvaguardare... Molto lavoro è già stato fatto in
passato, come ad es. la riqualificazione del sentiero n° 133, dedicato a Italo
Soldà, il nuovo ponte sul sentiero n° 143 A Delle Mole e il suo successivo
rinforzo, il rinnovo di parte del sentiero n° 151 sul tratto La Guardia – Campogrosso
e altro ancora. Particolare soddisfazione la scorsa estate ci è
stata data dalla numerosa partecipazione alla Giornata Nazionale dei Sentieri,
che ha visto la presenza di molti soci al lavoro lungo il sentiero
n°143A delle Mole. Nel corso dell'estate, sempre sul medesimo itinerario, è
poi proseguito il lavoro con l'esecuzione di una gradinata in legno e pietrame
che consente un più sicuro superamento di un tratto particolarmente
ripido e sempre qui il prossimo anno abbiamo previsto altri importanti interventi,
(tra l'altro inseriti nel progetto VA.PO.RE. , curato dall'arch. Carlo
Costa e finanziato dalla Regione Veneto), andando così a completare l'intero
percorso, fiore all'occhiello dei sentieri di nostra competenza, percorso
in ogni stagione da centinaia di escursionisti. E' alle fasi finali il lavoro di
rinnovo, con la posa di nuova segnaletica, (frecce segnavia e quattro
bacheche) ancora il sentiero n°133 Italo Soldà; anche questo itinerario sarà
soggetto a importanti novità di tracciato, mentre è allo studio la sistemazione
di due piccole frane che ne ostacolano la percorribilità. Nella prossima
primavera è prevista la posa della nuova segnaletica anche sul sentiero
n°.134., in val Richelere.
Diverso tempo è stato dedicato sul piano degli incontri con gli organi
preposti, enti locali, autorità, tecnici e altre sezioni CAI per programmare,
progettare, discutere e condividere problemi, proposte, soluzioni; per tutto
ciò voglio ringraziare Marco Guasina per l'instancabile appassionato lavoro,
un grazie anche ai funzionari della Comunità Montana Agno-Chiampo per il
fedele sostegno tecnico ed economico, senza il quale non si potrebbe
affrontare il nostro lavoro.
Molte altre cose importanti sono state fatte e altre sono in corso di realizzazione,
ne cito solo alcune: la ricatalogazione della biblioteca e dei documenti
dell'archivio della sezione, oltre a tutto il resto del lavoro ordinario e
straordinario che la segreteria, vede impegnata la nostra Teresa Bazzon
senza il cui contributo, come già dicevo, sarebbe impensabile l'esercizio
della gestione associativa; anche a lei porgo un particolare ringraziamento.
Notevole è stato anche l'impegno profuso ai giovani a partire dalle escursioni,
curate per i piccoli della scuola materna, fino al corso di arrampicata
rivolto ai ragazzi delle scuole medie attività svolte con grande entusiasmo
sia degli allievi che degli accompagnatori della sezione e istruttori della
Scuola di Montagna
Tante sono state anche le escursioni organizzate, in particolare quelle tematiche
accompagnate da figure esperte e le serate dedicate al grande alpinismo
con la presenza di celebri ospiti, che in tutti questi anni sono stati con
noi: Renato Casarotto, Riccardo Cassin, Eric Abram, Lacedelli e Compagnoni,
primi a salire il K2 e altri componenti della mitica spedizione del '54,
Cesare Maestri, Sergio Martini, Kurt Diembergher, Maurizio Giordani,
Fausto Destefani, Armando Aste, Marco Confortola, Giampaolo Casarotto,
Cristina Castagna, Agostino Da Polenza, Tarcisio Bellò, Silke Untherchircher,
Nicola Tondini, Franco Michieli, Matteo Piccardi, Paola Favero… e altri ancora.
Il prossimo anno, il 2013, si celebreranno i 150 anni della fondazione del
Club Alpino Italiano; sono in programma importanti manifestazioni a carattere
nazionale, e anche qui a Recoaro Terme, assieme alle sezioni di Vicenza,
Arzignano, Montecchio Maggiore e Valdagno, stiamo programmando
per domenica 12 maggio una manifestazione, che prevede un'escursione
collettiva su due diversi itinerari conducenti a Campogrosso e la successiva
confluenza dei partecipanti nel centro del paese per la festa. Sarà un
momento importante per il CAI, un'occasione per dare visibilità a quanti
non conoscono la nostra associazione e il mondo della montagna che
rappresentiamo.
E' dunque questa la strada, che da quarant'anni abbiamo insieme intrapreso
e sulla quale vogliamo far proseguire il futuro cammino della nostra sezione...
Concludo ringraziando tutti i consiglieri, i collaboratori, e le altre persone
che a vario titolo ci aiutano, gli sponsor e tutti quanti che inavvertitamente
non ho saputo nominare, infine un particolare saluto a tutti i nostri soci che
ci seguono e sostengono.
il presidente
Enrico Pozza
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